venerdì 15 agosto 2014

[Parte seconda] Importazione: Elettricità e dintorni

Parliamo nuovamente di importazione, stavolta puntando maggiormente all'aspetto "pratico" della compatibilità elettrica e simili. 

Elettricità 
Partiamo dalla più grande differenza, il voltaggio. Per semplicità useremo qui le approssimazioni "110V" e "220V" anche se caso per caso può essere 115, 230 e via dicendo, e se agli esperti in elettricità potrebbero sembrare inesatte queste e altre semplificazioni, ricordo che è una spiegazione molto informale per chi non ha idea di cosa fare :P
In Canada si usa la 110V alternata a 60 Hz mentre in Italia la 220V a 50 Hz, già questo significa che in linea di massima attaccando un apparecchio italiano qui direttamente probabilmente non si accende, nel caso contrario si sovraccarica, in entrambi c'è il rischio di danni e pericolo di incendio. Sembra esagerato ma non si scherza con l'elettricità. Va da sé che vi sconsiglio assolutamente di portarvi apparecchi che non siano stati progettati per la 110V. Ho sentito parlare di fare modifiche partendo dall'unica 220V della casa, situata in cucina per i fornelli, si tratta di un procedimento a mio parere poco affidabile, e che rientra nelle modifiche all'impianto elettrico di casa che vi porterebbe guai con il padrone di casa, l'assicurazione se è casa vostra, e speriamo di fermarci lì. Ripeto, se non è progettato per la rete elettrica del paese dove andate, non ve lo portate. Potete scoprire se l'apparecchio gestisce il doppio voltaggio dall'etichetta che deve avere apposta, non vi fidate del solo fatto che abbia un cavo amovibile. Se non ha un'etichetta, preparatevi a separarvene.

In secondo luogo, non mi vengono in mente apparecchiature necessariamente a 220V italiane che non potete ricomprare sul posto. Così facendo sareste sicuri del funzionamento, della garanzia, di potere usare qualunque cosa sia ovunque a casa e senza prolunghe sospette. 

Infine potreste usare un trasformatore in grado di farvi in qualche modo una 220V da una qualsiasi presa, ma sono comunque ingombranti e secondo me poco sicuri. Non proteggono dagli sbalzi e quanto più un'apparecchiatura è complessa tanto più è sensibili a questi ultimi.

E tutti una volta o l'altra ci abbiamo visto una faccina.
Inoltre tutte le spine hanno forma diversa, cioè "a lama" piuttosto che "tonde", quindi anche quello diventa una complicazione. State cambiando casa, paese, lingua e lavoro, potete certamente abituarvi ad un'altra TV, o videoregistratore o phon :P

A proposito di phon, mi ha sorpreso quanti se lo siano portati, per poi scoprire che anche se quando adattato pare si accenda, non ha le condizioni elettriche per scaldare come si deve e quindi è inutile portarlo. È solo uno degli esempi di cose che si accendono ma non funzionano. Per il videoregistratore poi subentra anche il problema degli standard. 

Standard diversi
La cosa si fa meno sentita di recente con l'avvento dell'HDMI, ma qui vige lo standard NTSC (60Hz come l'elettricità) mentre in Europa il PAL (50Hz). Per chiunque sia passato dalla PlayStation® questo dovrebbe istantaneamente richiamare dagli anni 90 le immancabili schermate in bianco e nero per i giochi stranieri se la TV era sprovvista di SCART. Questi standard infatti per lungo tempo hanno causato problemi di compatibilità tra i vari continenti, l'RCA per i più testardi funzionava quasi sempre, ma in bianco e nero con pessima qualità e perdendo una parte dello schermo, la famosa presa invece sistemava abbastanza bene, a patto di avere un televisore per i tempi "ben fornito". Peccato che qui non sappiano neanche come si scriva "SCART".

EasyCAP: Il vostro passaporto per
la bassa definizione a basso costo
Syndicat des Constructeurs d'Appareils Radiorécepteurs et Téléviseurs, per gli amici SCART, è uno standard tutto europeo di origine francese, che si vede ancora spesso in Italia, qui non è mai stato applicato e se per qualche motivo doveste aver bisogno di collegare una periferica che lo usa, dovreste procurarvi un adattatore per "EIA Multiport", avreste maggiori possibilità di farvi capire.

Anche se l'apparecchio si interfaccia con l'HDMI, deve essere anche configurato a 60Hz o il vostro televisore potrebbe semplicemente non mostrare nulla a video. Ma non tutto è "perduto". Esistono (rari) televisori in grado di adattarsi a formati insoliti per il luogo, ma rischiate di faticare nella ricerca e pagare troppo per questa funzionalità. Conviene piuttosto prendere un adattatore o una scheda di acquisizione, che a seconda delle pretese ha costi molto contenuti, si attacca al computer e legge quasi ogni standard. In particolare ci è molto utile un piccolo adattatore USB per RCA ("giallo-rosso-bianco") e S-Video, si trova a meno di 10$ su Amazon. Una l'ora sul PC impegnandosi si può riversare sulla TV, non a massima qualità forse ma stiamo recuperando una situazione fuori dal comune :P


Uno sguardo ai videogiochi

Brutto ma funzionale anche sul
trasformatore del Macbook
Iniziamo dal PC, un buon alimentatore possiede un interruttore per il cambio 220V/110V per cui dovreste cambiare solo il cavo C14, l'USB è universale, così anche i monitor, e le periferiche esterne quali dischi esterni necessitano al massimo di un nuovo trasformatore, ma tutti i miei sono a doppio voltaggio ed è bastato cambiare il cavo C8. Consiglio di non portarsi il monitor per fragilità, ma non dovrebbero esserci particolari problemi a meno che non sia un monitor/TV, in tal caso valgono le raccomandazioni sugli standard video. Il PC sarà in grado di leggere i DVD europei fintanto che non cambierete lettore.

Per chiarezza specifichiamo anche che tutte le periferiche a pile convenzionali non hanno problemi dato che le pile AA/AAA/C/D/9V sono identiche anche qui. Le periferiche di memorizzazione digitali non hanno problemi sistematici salvo protezione dei dati per i DVD ad esempio.

Al momento di trasferirci l'ottava generazione di videogiochi era composta dalla sola Wii U, che non avevamo, e quindi l'esperienza di importazione si ferma alla settima. 

Wii: Necessario nuovo trasformatore (10$ su eBay), possedevamo già il cavo Component YPbPr ma la console era impostata a 50 Hz e la TV si rifiutava di cooperare, tramite l'adattatore USB di cui sopra siamo riusciti (in bianco e nero) a impostare i parametri corretti ed ora si vede come in origine. Il Wii Shop Channel sembra essere accessibile anche da qui ma non ho effettuato acquisti per controllare se accetterebbe la mia carta di credito canadese (Sony non ne voleva sapere ad esempio). Nintendo storicamente è molto scass restrittiva riguardo l'utilizzo di giochi di regioni diverse, pertanto normalmente non è possibile usare sulla Wii europea giochi comprati qui.

Xbox 360: Stavolta siamo muniti di un cavo HDMI e ha capito subito la frequenza migliore per il televisore, anche per lei è stato necessario acquistare un altro trasformatore (sempre 10$). Xbox Live è diviso per regioni e alla fine abbiamo dovuto aprire un nuovo profilo per semplicità di pagamento. I giochi sono vincolati alla regione di caso in caso e senza una tabella di compatibilità è una lotteria sapere se funzionerà o meno. Ha di molto utile che potete vedere i DVD europei essendo nato per quel mercato. La PS3 sarebbe un altro ottimo candidato se non fosse per un piccolissimo difetto.

PS3™: Il trasformatore di ogni singola PlayStation® è interno alla console, e sul modello che avevamo noi quanto meno è solo a 220V. L'abbiamo portata perché ci siamo affezionati ma non verrà più accesa e abbiamo preso un modello più recente NTSC. Purtroppo l'unico modo sarebbe un trasformatore per avere la 220V ma come già detto non mi fido ed è macchinoso. Con una sola eccezione (Persona 4 Arena) i giochi dovrebbero essere tutti liberi da restrizioni di regione, però le lingue supportate dipendono dal disco e non dal sistema, quindi i giochi comprati in Canada non potranno essere fruiti in italiano. Il PlayStation®Store è come prevedibile anche lui separato dalla sua controparte europea e la carta di credito deve essere della regione giusta, anche qui abbiamo iniziato un nuovo profilo SEN.

Sesta generazione e precedenti: la situazione della sesta è estremamente simile alle controparti della settima, con l'aggiunta del formato video pre-HDMI. Per tutte le console dotate di trasformatore, è necessario munirsi di uno adatto e per il formato video l'adattatore USB o altri simili, in particolare il connettore dell'antenna ha caratteristiche e forma diverse da una regione all'altra.
US EU

Speriamo che queste informazioni vi siano state utili :)
Saremmo curiosi di sapere quali apparecchiature vorreste portarvi oppure vi hanno già accompagnato per il mondo, e se avete domande non esitate a usare i commenti!

martedì 12 agosto 2014

[Parte prima] Importazione: come funziona?

Un tema ricorrente nelle domande che ci vengono poste riguarda l'importazione degli effetti personali. È comprensibile che sia difficile selezionare ciò a cui si tiene di più e si vuole portare con sé nella nuova vita all'estero, ma ci sono diversi aspetti funzionali, economici e legali per cui vi invito a non prendere sottogamba la questione.

Innanzi tutto, a livello puramente venale, il costo non è affatto trascurabile, un paio di scatole per via aerea non vi manderà alla canna del gas (anche perché le cucine sono quasi tutte elettriche) ma il lavoro di selezione va iniziato settimane e mesi prima della partenza. Ogni oggetto che portate con voi è un nuovo costo, in pratica dovete acquistarlo una seconda volta per averlo con voi ovunque andiate, e il suo prezzo dipende dall'ingombro e dal peso; inoltre sarà già usato e se non è di qualche marchio globale come Apple ad esempio la garanzia può considerarsi nulla, dato che rispedirlo in Italia per farlo riparare e successivamente rientrare pagando per giunta la dogana è di certo proibitivo.

Parlando di dogana, quando ottenete la vostra residenza permanente in Canada o altrimenti siete accetti a rimanere nel Paese, avete il diritto di portare i vostri effetti personali senza dover pagare la dogana, mentre per ogni spedizione di valore superiore a circa 20$ al di fuori da questo c'è da considerare il dazio aggiuntivo che mi dicono non sia mica da ridere, fortunatamente non abbiamo dovuto scoprire quanto fosse.

Nel trasporto aereo il peso è la componente maggiore del prezzo, è più veloce e facile da gestire per le piccole spedizioni, mentre la via marittima richiede più tempo (circa 3 settimane) ma è il volume l'aspetto più cruciale e conviene per spedizioni più grandi. C'è chi si porta la macchina, chi la mobilia, chi montagne di libri, o ancora phon, videoregistratori, tv, e ogni altro tipo di cose. Andiamo per gradi.

Prima di poter avere un preventivo del prezzo, dovete avere una buona stima di volume e peso di ciò che volete trasportare, non è affatto facile, anche perché molte cose dovrete probabilmente usarle fino a poco prima della partenza (in caso contrario pensate bene se vi serve veramente), ma il trasportatore ne ha davvero bisogno. Inoltre dovete sapere con precisione la data del trasporto, luogo di consegna e contenuto della spedizione perché il prezzo fluttua continuamente. Fate una lista man mano che preparate, vi aiuterà infinitamente in fase doganale. Ad esempio se stimate di portare un metro cubo di effetti personali per un peso di 200 kg, da quel che abbiamo ricevuto i preventivi possono tranquillamente superare i 1000€, se non lo fanno assicuratevi che si occuperanno anche dello sdoganamento alla destinazione e della consegna a domicilio. Solo ai fini di esempio, vorrebbe dire che state riacquistando i vostri effetti personali a 5€ al kg, o 1€ al litro. Può sembrare poco ma si sale in fretta. Molto spesso conviene vendere prima di partire e ricomprare una volta stabiliti, i vantaggi sono molteplici: minor ingombro, minor spesa per il trasporto, maggiore disponibilità monetaria, maggior durata media degli oggetti ricomprati, massima compatibilità dove applicabile.

Per quanto riguarda la natura della spedizione stessa, dovete rientrare nelle categorie permesse dal paese di destinazione, devono essere effetti personali non a scopo di lucro, e non essere soggetti ad pericoli per l'ambiente, per arginare il rischio tutte le spedizioni vengono fumigate prima della partenza.

In poche parole: il prezzo totale di quel che trasportate dipende da volume, peso e periodo di spedizione, ed è costituito da imballaggio, ritiro, trattamento, spedizione, eventuale dogana, pratiche di sdoganamento (servono comunque) e consegna.

Ora avete una stima del prezzo. Con ogni probabilità, preparatevi a fare la seconda selezione, e non sarà l'ultima. Se anche la stima rientra nel vostro budget, vi invito a leggere i nostri consigli su cosa portare e cosa lasciare. Certo qualsiasi argomentazione impallidisce contro il valore affettivo, ma anche i soldi non scherzano :P

Automobile
Iniziamo dal più grosso :P portare l'automobile è una soluzione estremamente costosa, ma non inaudita. Conviene quando la macchina ha un alto valore economico e affettivo, inoltre deve essere adatta alla guida nel nuovo paese. Al di là della posizione del volante, ricordiamoci che qui il diesel è molto meno diffuso della benzina, che l'inverno la neve è all'ordine del giorno e la temperatura arriva tranquillamente a -30°C. Ignoro quanto costi l'omologazione ma è certamente un altro componente al prezzo totale. Se proprio non potete farne a meno preparatevi a prendere un container esclusivo da almeno 20 piedi (6x2,5x2,5 metri circa).

Mobili
Come accennato, portare mobili è problematico, per evitare ogni sorta di bestiole che si annidano nel legno tutto viene fumigato, e la dogana si riserva di controllare accuratamente la vostra spedizione. Francamente, non mi vengono in mente situazioni per le quali converrebbe portarsi i mobili piuttosto che venderli o regalarli.

Libri
I libri generalmente sono pesanti e voluminosi per il loro valore, eventuali collane sono quasi impossibili da completare senza spendere il doppio per farsi spedire i mancanti, e probabilmente sarà qualcosa di cui solo voi potrete fruire.

DVD e affini
La stragrande maggioranza dei film è vincolata ad una regione, i sistemi per aggirare esistono ma sono scomodi e costosi, anche se non illegali finché ve li tenete per voi (li avete comprati voi dopotutto), e anche stavolta pochi dei vostri nuovi amici indigeni potrà giovarne. Potreste riuscire a cavarvela portandovi una console in grado di leggerli, ma con le dovute precauzioni, torneremo sull'argomento in una seconda parte.

Vestiti
Dato il clima, molti di noi prima di finire nel Great White North non avevano tutto il guardaroba adatto, ed a maggior ragione conviene fornirsi una volta arrivati (e già che ci siamo, possibilmente evitare di trasferirsi fra ottobre e marzo ^^;) Ci sono infinite occasioni di vestirsi sia dal nuovo che dall'usato, quindi non c'è motivo di non viaggiare leggero.

Ricordi ed effetti personali
Possibilmente la categoria più difficile da cui separarsi, non esistono regole per foto, soprammobili, regali, e tutto il resto... posso solo augurarvi buon senso e buona fortuna ;)

Per quel che riguarda elettricità, elettronica, e soprattutto le console, riparlerò tra qualche giorno.