Fuochi d'artificio con il tricolore nel cielo di Montreal... Perché noi emigranti italiani siamo nostalgici XD ahah |
Oggi è un mese che viviamo in Canada!
Alcune considerazioni personali ed un punto dell'attuale situazione.
In un mese abbiamo
1) Ritrovato quasi tutti i documenti che mancavano a Edoardo.
2) Trovato lavoro per Edo
3) Trovato il corso di francese per me
4) Quasi trovato casa...!
Stare qui ci piace. Il tempo è meno terribile del previsto (almeno per i miei canoni): fa freddo, si, ma niente che un paio di guanti ed un berretto non riescano a fronteggiare.
L'altra mia grande paura, il mangiare, si è rivelata infondata: insomma... scordatevi di mangiare italiano. Esattamente come sono abbastanza sicura che in Italia non si mangino le vere cucine straniere ma una sorta di risultato adattato al gusto del posto. Esattamente come qui. L'italiano, probabilmente, lo mangi a casa degli italiani venuti dall'Italia al massimo una generazione fa. Forse lo mangi a casa mia :D ma già nella casa dei miei figli, sarà una cucina "mista" ma che rimane comunque buona da mangiare.
Insomma: non mi sto morendo di fame, anzi XD Mangio come un leone e sto scoprendo delle cose nuove anche da questo punto di vista.
La gente è disponibile e gentile: a parte alcune eccezioni di livello bassissimo (gente che ti passa avanti quando sei in fila per l'autobus, al massimo, successo una volta.) l'educazione qui è di gran lunga più rispettata che in Italia.
A volte sembra di uscire da un libro per studenti. Uno di quei libri in cui ci sono le scenette di dialogo. Con la differenza che può capitare spesso di parlare anche 3 lingue nell'arco di 10 minuti (inglese con le ragazze americane del tuo corso durante la pausa, francese perché devi fare una domanda alla professoressa e italiano perché ti giri verso la tua amica italiana che condivide il corso con te)
E' molto bello. Devo ammetterlo. Mi spaventava ma ora mi diverte: riuscire ad avere una conversazione "vera" con qualcuno, dal vivo, e capirsi e conoscersi è davvero bello. Sono orgogliosa di essere già in grado di spiccicare due parole con qualcuno, di chiacchierarci in francese: temevo di metterci di più, anche perché non amo buttarmi a fare cose di cui non mi sento sicura, e spero di migliorare ogni giorno di più.
Essere nuovi emigrati all'estero è impegnativo all'inizio: giustamente non hai le credenziali che avevi in Italia (gli anni di lavoro, gli affitti precedenti) ed è come ricominciare da capo. Come uscire di casa dei genitori una seconda volta, a 30 anni. La difficoltà è giusto ora, all'inizio, ma sono sicura che più tempo passeremo qui, più sarà semplice perché ricominceremo ad accumulare tutte quelle garanzie di serietà che ti semplificano la vita.
Insomma: la considerazione finale dopo un mese?
E' difficile, poteva essere anche più difficile senza l'aiuto della nostra famiglia qui. E' difficile ma è anche bellissimo. Sembra di tornare bambini e scoprire tutta la vita di nuovo :)
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