giovedì 15 maggio 2014

Vita a Montréal: alla scoperta del mio lato sportivo (che ignoravo esistesse.), di un nuovo quartiere e di una Ilaria canadese che cresce prepotentemente.

E così le giornate si susseguono.
Oggi è il 15 Maggio e fanno 27 gradi a Montréal (33 percepiti): per rispondere a chi si lamentava del Grande Freddo, la città ha avuto la brillante idea di rispondere con il Grande Caldo e personalmente preferivo godermi ancora un po' di fresco visto che se ho scelto di venire qui è anche per il mio odio profondo per il caldo :p (della serie: se non vi piace il freddo cosa cavolo vi siete venuti a fare qui!?)

Fatto sta che ho poche scusanti ed ho cominciato a imparare a conoscere il quartiere dove abitiamo ora con un po' di uscite strategiche. (come vi abbiamo raccontato qualche tempo fa, i primi di marzo abbiamo cambiato casa e non siamo più nella zona di Montréal Nord ma in quella Sud Ovest della città.)
Prima di tutto è pieno zeppo di negozietti dell'usato, cosa che sto imparando ad adorare di questo Paese. In Italia è ancora molto poco diffuso il concetto di usato ma qui in Canada è pieno di associazioni benefiche che sistemano e rivendono di tutto dai vestiti, alle cose per la casa, ai mobili agli oggetti più disparati (avevo parlato della cosa qui). E a volte capita di poter fare davvero degli affaroni, soprattutto se come me amate fare decorazione e restauro di materiale usato.

Nell'attesa del mio permesso di lavoro e di residenza permanente, infatti, ho cominciato diversi lavoretti di riciclo e decorazione e mi sto divertento veramente molto: cambiare Paese è sempre difficile ma mi ritengo fortunata di essere finita in un Paese molto più affine ai miei gusti e alle mie esigenze di quanto sperato.
(Giusto per fare un po' di pubblicità, comunque, questo è il mio nuovo sito personale, questa è la pagina Facebook di alcuni miei lavori di decorazione e questo il negozio di Etsy con cui sto cominciando a testare il tutto)

Abbiamo anche in progetto, il plurale è d'obbligo visto che sono stata ancora più fortunata ad avere una suocera creativa ed energica al mio fianco!, di cominciare a vendere in qualche mercatino della zona... vi racconterò!

Insomma: stamattina sono andata a correre lungo il canale di Lachine: 14.5 chilometri di area pedonale che partono dal Vecchio Porto fino ad arrivare al Lake Saint-Louis. E' veramente un posto bellissimo, pieno di verde ed un paradiso per gli amanti della corsa e della bicicletta. Vi allego un video che rende bene il percorso visto con gli occhi di un ciclista.



Ho anche avuto la piacevole sorpresa di fare la tessera della biblioteca sempre con la mia super suocera e di trovare alcuni libri interessantissimi.. prima di scoprire che la piscina che si trova di fronte alla biblioteca è gratuita e senza registrazione.. della serie "Questi sono gli orari, vieni, comportati bene e nuota."

Ecco si. E' tutto riconducibile a questo il vivere che sto sperimentando.. una versione più complessa del "Ama e fai quello che ti pare." in una città dove fino a quando ti comporti bene sei più che benvenuto.

Continuo a ripetere spesso e volentieri che la mia esperienza di vita in Italia è sicuramente molto influenzata dal fatto di essere cresciuta in una grande città come Roma e che molto probabilmente alcune cose possono sembrare strane a chi ha avuto la possibilità di avere un rapporto più umano e vicino con il suo paese perché nato e cresciuto in realtà più piccole.. probabilmente la mia prospettiva su affitti, parcheggi, vita sociale, città a misura d'uomo è ben diversa da quella degli altri.. proprio perché Roma, nel bene e nel male, è una città che fa un po' Paese a sé e pur avendo vissuto a Genova e Torino sicuramente la mia sensazione può differire dagli altri italiani. Ma continuo a stupirmi ogni giorno di come vanno le cose qui, di come le persone si fidino sinceramente del prossimo (al punto tale di dubitare ancora di più.. una sorta di "ma .. davvero?"), di come le cose funzionino e di come, purtroppo, per molti versi siano davvero tanto, troppo diverse dall'Italia.

Mi piacerebbe poter dire di voler tornare per cambiare le cose in un Paese che dovrebbe guardarsi di più intorno per capire veramente cosa non va e invece, molto egoisticamente, mi rendo conto che adoro essere lontano dall'Italia e di essere una delle poche, pochissime italiane che non ha nostalgia del Paese. Ho nostalgia delle persone, anzi delle Persone, che ho lasciato in Italia e vorrei poterle portare via tutte e farle vivere qui insieme a me, per rimanere nel tema dell'egoismo ma del Paese proprio no. In Italia non ho voglia di tornare, nemmeno in vacanza: mi terrorizza l'idea di scendere dall'aereo e avere da discutere già con il primo che incontro all'aereoporto. Se non direttamente sull'aereo. E nonostante io continui ad essere FIERA di essere italiana e felice delle cose che un domani potrò far vedere e vivere ai miei figli, sono anche incredibilmente grata di avere avuto l'opportunità e la fortuna di fare questa esperienza in Canada perché Montrèal, fino ad ora, è una città fatta su misura per me e per le mie esigenze e per la prima volta in vita mia controllo ogni ora se ci sono sviluppi per il mio permesso di lavoro perché ho una gran voglia di buttarmi fuori di casa (!) e scoprire il più possibile di questa meravigliosa e sfaccettata città :)

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